IL RITORNO DI ERODE

da | Apr 20, 2024 | BLOG

IL RITORNO DI ERODE

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LA STRAGE DEGLI INNOCENTI A GAZA

Diac. Prof. Marco Ermes Luparia (1)

 Erode, accortosi che i Magi si erano presi gioco di lui, s’infuriò e mandò ad uccidere tutti i bambini di Betlemme e del suo territorio dai due anni in giù, corrispondenti al tempo su cui era stato informato dai Magi. Allora si adempì quel che era stato detto per mezzo del profeta Geremia: Un grido è stato udito in Rama, un pianto e un lamento grande; Rachele piange i suoi figlie non vuole essere consolata, perché non sono più.(Mt 2,16-18)

Comprendo bene che inserire un commento esegetico su fatti del nostro tempo possa apparire una forzatura, soprattutto quando viene chiamata in causa la Parola del Signore. Eppure, come mi è stato insegnato, è proprio la Parola calata nella storia ad illuminare di luce particolare le vicende umane, se non altro per le analogie che si possono ravvisare.

Quello che sta avvenendo in Palestina oggi, che è stato già oggetto di una mia analisi in ambito geopolitico, si ripercuote nel mio animo e nella mia coscienza come quando meditando il Vangelo di Matteo da bambini rimanevano turbati dalla crudeltà del Re Erode al punto di vedere impressa nella memoria, non tanto la profezia su Gesù, quanto la cattiveria di Erode.

Cosa possiamo dire oggi, da adulti di questo tempo? Possiamo affermare con finezza di sguardo che Erode innanzitutto ha paura! E’ turbato, teme che il suo potere possa essere messo in discussione addirittura da un bambino. E’ terrorizzato più dalla profezia che dalla realtà.

Erode certamente si sarebbe accontentato di rintracciare e sopprimere Gesù se i Magi avessero mantenuto la loro promessa di riferire il luogo della nascita, ma così non fu. Da questa incertezza di chi possa essere l’annunciato futuro Re di Israele, si origina l’insano e crudele progetto che conduce alla soluzione radicale: sopprimere tutti i bambini fino ai due anni per essere certo di avere eliminato il suo rivale.  Il resto lo sappiamo!

Caliamoci ora nel nostro tempo, nella Palestina di oggi con tutte le sue tragedie e i massacri che sono sotto gli occhi di tutti, giustificati dal mondo occidentale per una cinica realpolitk.

Dal 7 Ottobre dopo il cruento attacco di Hamas, la rappresaglia Israeliana (il “Cane impazzito”, come si autodefiniscono gli Israeliani) ha portato ad una incessante mattanza. Ad oggi sono 34000 civili a fronte di un imprecisato numero di miliziani. Basta dare uno sguardo alla distruzione portata avanti (ancora) nella striscia di Gaza per mostrare oggettivamente a cosa hanno portato le azioni iper-dimensionate dei bombardamenti, fuori da una qualunque logica militare, aldilà di fare terra bruciata “a tutti”. Il principio cinico e feroce è fondato su un semplice principio: se si sa che in quel condominio si nasconde una cellula di Hamas, senza perdere troppo tempo, si rade al suolo l’intero stabile con i suoi abitanti! Missione compiuta! Per gli innocenti, in seguito, si troverà una giustificazione mediatica verosimile! Compresa quella meritevole di attenzione psichiatrica che la colpa è di Hamas. Erode deve potersi lavare facilmente le mani!

In fondo la strategia militare di Israele si fonda sulla stessa di Erode: la paura. Israele ha più paura del futuro che del presente. Dalla paura, madre delle fantasie paranoidi, alla tentazione di radicalizzare le soluzioni il passo è breve. Per dieci colpevoli cento innocenti questa è la proporzione, ritenuta accettabile dalle torbide coscienze.

Perché sono stato sollecitato dall’accostamento evangelico della strage degli innocenti? Non semplicemente, per analogia storica, in quanto delle 34000 vittime innocenti 16500 erano bambini o adolescenti (senza contare le donne), Ma perché come un lampo mi è venuta una intuizione, che considero fenomenologicamente vera e incontestabile. Quei bambini e adolescenti, intrisi di odio e di rancore, erano molto più dell’essere effetti collaterali!

Per un principio Fenomenologico applicato alla visione geopolitica degli eventi, quei 16500 bambini, che certamente non potevano essere fonte di pericolo oggi, sarebbero stati con certezza i nemici di domani! Bacino sicuro di reclutamento dell’ostilità più radicale verso Israele.  Quindi Israele sta combattendo contro le Brigate di Hamas di oggi e le Brigate Fantasma di Hamas di domani, che diventeranno un vero esercito. E questo fa paura perché profila un futuro buio e di incertezza. Quei bambini sarebbero entrati in una profezia di odio per almeno due generazioni.

Inoltre la morte delle donne nei bombardamenti rinforza ancora di più la fantasia di un risultato ancora più efficace e radicale. Le donne palestinesi sono parte di una profezia a lungo termine in quanto grembo generativo. Di fatto con la morte dei bambini veniva disattivata l’ostilità di un decennio a venire, con la morte delle madri si stronca il futuro di un popolo!

Questo è ciò che ha fatto Erode con la sua strage di massa: prevenire il futuro. Non sappiamo quanti allora ne furono uccisi, ma il rapporto è stato con certezza N a 1 (Gesù).

Vera o non vera l’intenzionalità dell’azione genocida che ho ipotizzato, il risultato non cambia. Quello certo è che abbatte la coscienza critica sull’agire cinico e crudele di chi compie la strage. La dimostrazione è che l’operazione su Gaza non si è conclusa e la strage continua.

Gli scarponi dei soldati che vediamo ancora oggi camminare sulle macerie di Gaza e di altre città palestinesi, più o meno rase al suolo, con tutta probabilità stanno calpestando un enorme cimitero di vittime innocenti ancora senza nome e senza età (e con tutta probabilità anche qualche ostaggio). Strage supportata anche dal mondo occidentale compresa l’Europa. Tutti sono accomunati da una giustificazione che rasenta, come ho detto, la patologia psichiatrica.

In conclusione i Santi Innocenti del tempo di Gesù, di cui facciamo memoria il 28 dicembre, erano palestinesi incolpevoli in un tempo in cui un re, Erode, (che non si era chiesto molto sull’identità del Gesù ricercato), non sono differenti dagli innocenti di oggi a Gaza e in Palestina. Cristiani o mussulmani non ha importanza, come allora la loro unica colpa è essere nati in una terra martoriata, in cui qualcuno senza cuore e coscienza sta conducendo un crudele e drammatico braccio di ferro.

(1) Diacono, Psicologo-Psicoterapeuta, Antropologo Prenatale, Analista IAI per il Mediterraneo e MO.